SOLIDARIETA' '87

Gli Artisti Italiani per gli Handicappati

Pittore di contenuti pregnanti per focalizzare tradi­zione, condizionamento storico-culturale e disparità anacronistiche nella pratica sociale del nostro tempo e nella realtà individuale, Giorgio Cangiano segna e co­lora forme e personaggi emblematici, spesso indentificandosi con una spoglia austera, meditante, dentro e fuori il tempo misurabile, spettatore e selezionatore di visioni in cui si articolano le immagini del tragico quo­tidiano.

La memoria storica, il sogno l'armonia, le costru­zioni che fanno vivo il sentimento di un'epoca e resta­no negli ineluttabili trapassi, le paure ancestrali, gli incubi che attestano medioevali sonni della ragione, as­surgono a valori talvolta metafisici; si caricano di quelle tensioni che riconosciamo nelle iscrizioni classiche, che si precisano come vere e proprie mappe dell'allegoria e del tesoro di eterna verità.

Aprendosi il colore verso ritmi naturali, anche i re­perti, le ricognizioni archeologiche, le voci interiori e quelle tangibili del passato, si articolano in un insieme suggestive, nel quale proprio tra sogno e colore si stem­pera una vaga malinconia che accoglie, nella saggezza del sentimento, il respiro dell'umanità perenne.

Angelo Calabrese

dal catalogo della mostra

                                Sala Gemito - Napoli - 13/19 Febbraio 1988