LA “PIETRA ANTICA” NELLE OPERE DI GIORGIO CANGIANO

Ho conosciuto e imparato ad apprezzare Giorgio Cangiano fra le rovine pulsanti dell’antica Ercolano e in quell’Eremo del Vesuvio da dove partirono per secoli escursionisti-visitatori di ogni parte di Europa, ristorati dalla singolare figura dell’Eremita. Egli ha contribuito in maniera decisiva a salvarlo dall’incuria e dalle devastanti trasformazioni cui era destinato.

La sua arte si nutre dell’amore di questa terra fertile e vitale, interpretando l’antico della sua Terra con uno spirito nuovo: ed anche in questo sta la continuità, ma anche la novità, rispetto alla gloriosa tradizione dei paesaggisti meridionali.

Attraverso la sua arte, la pietra antica parla all’uomo di oggi.

 

Dottor Mario Pagano

Primo Dirigente Archeologico Ministero Beni e Attività Culturali,

già Direttore degli Scavi di Ercolano.